Ho letto due interviste rilasciate negli ultimi giorni da Giuseppe Civati, nelle quali lancia la Costituente delle idee: un ritrovarsi di forze politiche e associative, di singoli cittadini per elaborare un programma di governo e di alternativa credibile per tutto il Paese.
Bene, ottimo e abbondante.
Finalmente si parla di programmi (ma questa non è una novità): più che altro finalmente si torna a ipotizzare un incontro vero, oltre che a parlarne, al quale penso che Sinistra XXI possa e debba esserci, se effettivamente questo incontro si terrà.
Ed allora è la prima cosa che ti chiedo Pippo Civati: questo incontro avverrà davvero, ci sarà una data?
La seconda è: sarà realmente aperto a tutti, anche a chi non ha "quarti di nobiltà" (cioè non ha incarichi istituzionali) oppure non organizza grandi o piccole iniziative a Roma spacciate per "nazionali", tanto per motivi economici quanto per motivi politici, poiché non considera il romacentrismo un valore, bensì una iattura?
E sarà aperta anche a chi, come noi, ha una cultura gramsciana, socialista e Costituzionale? Se così sarà, caro Civati, avrai costruito una pratica innovativa, finora assente tanto nel Pd quanto nelle forze alla sua sinistra.
Condividiamo ciò che scrivi anche sull'Europa: la sinistra non può ripiegare ad un livello solamente nazionale, non può chiudersi nei suoi confini (tanto meno una sinistra gramsciana e socialista). Serve, per noi, una nuova internazionale del lavoro, che unisca le forze che rappresentano e fanno partecipare coloro che devono lavorare per vivere.
Pensiamo che questo impegno debba partire dal Gue e dalla Sinistra Europea, dove già i progressisti si trovano ad agire, ovviamente aperti a collaborazioni anche con le parti migliori del Pse e dei Verdi Europei.
Condividamo l'esigenza di fare partecipare quei sei milioni di persone che hanno votato al referendum e che non si sentono rappresentati da nessun partito: serve ricostruire e riunire prima di tutto il blocco sociale del lavoro, di chi un lavoro ce l'ha ma è sotto attacco, di chi è precario, di chi vorrebbe lavorare e a causa della mancanza di un lavoro si trova a essere nei fatti un non cittadino.
Centralità del lavoro, partecipazione vera, attuazione della Costituzione in senso socialista sono le caratteristiche che troveresti in una carta identità della nostra proposta politica: ti interessa lavorare anche con noi? Parliamone, ma parliamone davvero, in un incontro aperto, tra pari: sarebbe davvero una bella novità.
Caro Pippo, hai detto di volere aprire una strada, noi aspettiamo davvero di capire se inizierai a camminare per quella strada. Se sarà quella (e non altre) faremo un bel pezzo di strada insieme.