Come giustamente rilevato da Nadia Urbinati (Libertà e Giustizia), se una cosa simile l'avesse messa in atto Berlusconi ci sarebbero stati sommovimenti di piazza ed invece ora, paradossalmente, Berlusconi è tra i pochi a denunciare una deriva autoritaria che è, nei fatti, in atto.
Come sempre, le minoranze Pd si sono presentate in ordine sparso, con molti parlamentari impegnati nel voto, in buona o cattiva fede legittimando l'operato del governo Renzi, mentre le opposizioni usano l'unico metodo che posseggono, l'ostruzionismo, con una marea di emendamenti presentati per ritardare l'approvazione di una riforma che, se non fosse per il disegno autoritario, non si capisce perché debba essere approvata così in fretta e furia.
E' necessario riattivare un'opera di presidio e vigilanza democratica permanente rispetto alla nostra Costituzione, reclamandone anzi la sua attuazione. Se non si respinge la pericolosa deriva in materia costituzionale che stanno prendendo Governo e maggioranza parlamentare è davvero possibile che si giunga ad una fase ancora più reazionaria di controllo e repressione dei cittadini lavoratori in questo Paese.