Qui entra in gioco Schultz, candidato del Pse alla presidenza della Commissione, il quale recentemente ha aperto ad una coalizione contro il Ppe che, con l'entrata del Pdl italiano e del Partito Popolare Spagnolo, si è spostato sensibilmente a destra, mostrandosi prono alla troika, la quale, a detta di Schultz, dovrebbe chiedere perdono ai popoli Europei e a chi credeva nell'Europa dei popoli per le proprie politiche.
Esistono, dunque, delle possibilità perché l'asse del Socialismo Europeo, nel senso largo del termine, possa ricompattarsi. A ciò si aggiunga che Bové, il candidato più di sinistra alle primarie ecologiste indette online dai Verdi Europei, da sempre è per un partito dei Verdi che si collochi stabilmente a sinistra. Ed allora il fronte ecosocialista contro il liberismo potrebbe farsi più vicino.
Altri segnali depongono in questa direzione: la riunione delle sinistre del Psf in Francia, l'assemblea in Inghilterra "Labour Party Against Austerity", aperta a tutti i soggetti interessati, il documento della sinistra democratica per il socialismo del ventunesimo secolo, componente di sinistra della Spd tedesca.
Quali ripercussioni avrebbe in Italia un simile scenario è ipotizzabile. Un Pd che Epifani vorrebbe far aderire ufficialmente al Pse, provocando una scissione democristiana minacciata da Fioroni, una Sel che potrebbe fungere da ponte tra le tre famiglie Europee, una parte di movimento comunista che da sempre rifugge il settarismo, potrebbero essere i protagonisti dell'alleanza ecosocialista Europea. Dovrebbero adeguarsi i settari che in tutte le tre famiglie vedono sé stessi come sufficienti.
Anche perché i dati politici ed economici europei parlano di tre famiglie politiche non in grado di rappresentare e tutelare i lavoratori, un'Europa sociale e del lavoro, dei popoli. Un Pse intriso di troppi liberisti, troppo timido nel contrastare i provvedimenti della Troika e molto spesso autore degli stessi, giacché, costretto o meno, ha partecipato a governi di larghe intese con forze di centrodestra. Una Gue-Sinistra Europea troppo divisa al suo interno e troppe volte autoconfinatasi alla testimonianza. Un partito dei Verdi che ancora stenta a trovare il nesso tra ecologismo e antiliberismo, facendo alleanze a destra e a manca e non svolgendo a pieno quella funzione di portatore di istanze ambientali, che tanto preziosa sarebbe in un fronte ecosocialista.
In Italia, una nuova sinistra del lavoro e la ripresa della tesi del socialismo Costituzionale, tanto potrebbero aiutare allo scopo. Chi come me milita in Sinistra XXI non può che accogliere positivamente questi segnali di dialogo tra le forze del lavoro e del progresso e non può che sperare e lavorare, affinché anche dal basso ci si mobiliti perché si creino fronti e liste ecosocialiste, perché si delinei un alternativa concreta di trasformazione e di governo per un Europa che deve e può essere liberata dal peso di tecnocrazie e oligarchie turbocapitaliste, per provare a ridare voce e peso politici ai popoli Europei e non ai pochi speculatori come è stato fino ad ora.